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Il sogno di Skanderberg
Storia dell’Albania, la caduta del comunismo.
L’eroe Nazionale Albanese, Skanderberg, aveva un sogno, la creazione del Regno d’Albania indipendente. Questo sogno si realizzò cinque secoli dopo la sua morte.
Fu soltanto nel 1912, che gli eserciti della Serbi, del Montenegro e della Grecia riuscirono a scacciare i Turchi, che poi occuparono l’Albania.
Questo stato durò fino a quando nelle regioni di Tirana, Valona e nella Mirdizia, ex distretto Albanese che adesso fa parte della prefettura di Alessio, gli Albanesi insorsero formando governi locali indipendenti.
Ma fu quello che nacque a Valona il 28 novembre 1912 che proclamò l’indipendenza di tutta l’Albania.
Da qui però la strada non fu in discesa, diverse furono le vicende dolorose che accompagnarono il neo nato stato Albanese.
Dopo la prima guerra mondiale, un capo tribù Ahmed Zogu, riuscì ad impossessarsi del potere e dal 1925 dominò l’Albania come auto proclamato presidente della repubblica Albanese. Non bastandogli la carica che si era dato, tre anni dopo si nominò re!
Re Zog, mantenne il suo ruolo, da lì l’Albania rimase sotto la dominazione Italiana e il controllo tedesco, alleato dell’Italia, per tutta la seconda guerra Mondiale.
Fu solo dopo che un generale Albanese, Enver Haxha, riuscì ad insorgere contro gli occupanti stranieri che si formò il primo governo della Repubblica Popolare Albanese.
Alla morte di ENver Haxha, subentrò Ramiz Alia, che cercò di mitigare e distendere gli animi sia interni che esterni al paese del suo predecessore.
Ma la situazione, creata dal governo precedente era ormai tale che nel 1992 dovette dimettersi dopo la vittoria del Partito Democratico d’Albania di Sali Berisha e riconfermato nel 1996.